Rischio biologico Madrid

La Juventud Habla: Cannabis, Derechos y Libertades Individuales

Il diritto di decidere del proprio corpo

Per le nuove generazioni, l'uso del cannabis non è semplicemente una questione di consumo, ma un'espressione diretta del diritto all'autonomia. Decidere se usare o no una pianta militare, coltivarla, portarla o condividerla diventa un atto profondamente politico. In questo senso, l'attivismo giovanile sostiene che la libertà personale non può essere criminalizzata o limitata da pregiudizi ereditati da altri tempi.

Dal castigo alla cura

Nel corso delle decadi, la risposta estatale contro l'uso della cannabis è stata la repressione. Ma i giovani stanno dimostrando che un'altra forma di affrontare questa realtà è possibile: attraverso la cura, l'educazione e l'accesso a informazioni accessibili. Ciò che prima era motivo di persecuzione, oggi si è trasformato in un diritto alla salute, al benessere emotivo e a un accompagnamento rispettoso, a dispetto della logica del castigo.

La pianta come strumento di emancipazione

Oltre a rappresentare un "pericolo", il cannabis è per molti giovani uno strumento di emancipazione. Che si tratti di un alimento contro le sofferenze fisiche ed emotive, di una via di comunicazione spirituale o di un simbolo di resistenza contro i sistemi oppressivi, la pianta si trasforma in un alleato nei processi di autoconoscenza, di guarigione e di affermazione dell'identità.

Cannabis e democrazia: una conversazione pendente

Può esistere una democrazia plenaria se una parte della popolazione continua a essere criminalizzata per aver esercitato la propria libertà di elezione? Per i giovani la risposta è chiara: no. Per questo motivo, è necessario che la cannabis sia discussa non solo come alimento, ma anche come tema di diritti umani. Il dibattito non è medico o morale: è politico. E la voce dei giovani non può continuare a essere ignorata.

Una lotta intergenerazionale con una visione fresca

Sebbene molte persone adulte militino per la legalizzazione, i giovani hanno una visione nuova: più orizzontale, connessa con la cultura digitale, influenzata dal femminismo, dall'antirazzismo e dall'ecologia. Questa visione fresca non nega le lotte del passato, ma esige di aggiornarle, democratizzarle e aprirle ad altre realtà. È una lotta che si rinnova costantemente.

Il diritto a non essere estigmatizzati

Oltre alle leggi, la gioventù esige un'altra cosa fondamentale: il diritto a non essere giudicata per la sua elezione. Lo stigma associato alla cannabis continua a generare esclusività sociale, difficoltà lavorative, conflitti familiari e persecuzioni politiche. Eliminare l'estigma è tanto urgente quanto cambiare le norme. Per questo motivo, molti giovani si battono per la visibilità, per condividere le loro storie e per occupare lo spazio pubblico con orgoglio verde.

Conclusione: libertades que se cultivan

La gioventù non chiede permessi: si prende la sua libertà con coscienza, con argomenti e con compromessi. Per quanto riguarda la cannabis, stanno costruendo un discorso sólido che non si basa su capricci, ma su diritti fondamentali. Libertà che si coltivano con le parole, con l'affetto, con le reti di sostegno e, molto spesso, anche con le semole. Libertà che fioriscono, a dispetto del miedo, a dispetto dell'istigazione, a dispetto delle leggi.

Unisciti a noi

Principale

Passo 1 di 3

GG slash MM slash AAAA
it_ITItalian